ANFIS InForma

 
Numero speciale - 31 Dicembre 2020
 

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Buon 2021 dall'ANFIS - Il 31.12 si chiude questo difficile 2020. Dall'ANFIS un augurio per tutta la comunità scolastica affinché il 2021 possa farci voltare pagina con ritrovata fiducia e nuovo entusiasmo.
Sul nostro sito www.anfis.eu le nostre attività e iniziative. 

 

Numero speciale di fine anno   

Il numero speciale che inviamo a tutti i nostri associati e amici, raccoglie dodici contributi che hanno segnato la nostra pubblicazione mensile ANFIS-InForma. L'anno 2020 ha lasciato il segno in molti ambiti: sanitario,  sociale, economico, e, soprattutto per noi che ci occupiamo di scuola, educativo. Abbiamo tutti bisogno di voltare pagina e di veder diventare "presente" un futuro atteso da molti mesi, da quando insieme al "restiamo a casa" iniziò a circolare anche "andrà tutto bene", auspicio più che motivato ma che ha richiesto e richiede ancora tempo. Un tempo durante il quale sono accadute molte cose, di fronte alle quali la società, il mondo, ha manifestato un urgente bisogno di nuovi cittadini, persone altamente consapevoli e capaci di orientare le scelte verso prospettive di crescita e sostenibilità che vanno ben oltre gli indicatori che fino ad oggi sono stati utilizzati. Ci auguriamo che il nuovo anno possa segnare l'inizio di qualcosa di nuovo .
Buona lettura e Buon 2021 da tutti noi.

 

GENNAIO

ConvegnoFormazione iniziale degli insegnanti: scorciatoie o qualità?
Proposte per la “Formazione alla professione docente nella scuola secondaria”
a cura della Redazione


Il convegno nazionale FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI: SCORCIATOIE O QUALITÀ? organizzato da ANFIS, CIDI, DDM-GO (Docenti di Didattica della Musica - Gruppo Operativo) si è svolto il 4 dicembre 2019 presso la Camera dei deputati, Sala del Palazzo dei Gruppi Parlamentari, Via di Campo Marzio 78 a Roma.
Presenti per la VII Commissione del Senato il presidente Mario Pittoni e la senatrice Loredana Russo (M5S); per la VII Commissione della Camera l’on. Flavia Piccoli Nardelli e l’on. Giulia Latini (Lega). Ricco il carnet degli interventi sul nodo della formazione iniziale degli insegnanti che presenta, per quanto riguarda la scuola secondaria, uno stallo preoccupante. Il presidente ANFIS Riccardo Scaglioni, ha sottolineato come l’intervento operato dal precedente Governo con la revisione del D.lgs 59/2017 abbia di fatto cancellato una vera formazione iniziale destinata ai docenti della secondaria.


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FEBBRAIO
Progetto legalitàLa scuola: terreno di sviluppo di una coscienza civica
di Giovanna Floriddia

Una nuova sfida in ambito scolastico
Nella prospettiva dell’attuazione della legge 92/2019, che prevede l’Introduzione dell’insegnamento dell’Educazione Civica, e alla luce dei nuovi esami di maturità, in cui l’Educazione alla Cittadinanza occupa un posto di rilievo, soprattutto nel colloquio orale, per il docente sono lecite e d’obbligo queste domande: perché Legalità? Perché Cittadinanza? Perché Costituzione? Vale la pena di partire da queste domande per iniziare un percorso di crescita motivazionale con l’obiettivo di approdare alla formazione di studenti-cittadini attivi. Vale la pena inoltre comprendere appieno il ruolo significativo che il docente riveste in questo compito specifico, coinvolgendo, attraverso una metodologia partecipativa, i diversi attori del sistema educativo, dando centralità allo studente e divenendo facilitatore di apprendimenti.

Perché Legalità? Perché la Legalità è l’espressione del rispetto delle regole per una partecipazione democratica alla vita civile, sociale, politica ed economica. La legalità è fatta di principi e comportamenti, di conoscenza consapevole delle istituzioni, dei diritti e dei doveri.

Perché Cittadinanza? Perché gli studenti sono giovani cittadini che fanno propri i valori del rispetto della convivenza civile e della solidarietà, promuovendo la capacità di orientarsi attivamente e autonomamente nel complesso mondo politico e sociale.

Perché Costituzione? Perché ogni studente dovrebbe conoscere la Costituzione, “legge fondamentale dello Stato”, insieme di norme alla base della vita sociale. La Costituzione è anche patto tra i cittadini e lo Stato a garanzia della nostra libertà, perché al di fuori delle regole non c’è libertà, ma paura, violenza e ingiustizia.


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MARZO

IMGLa ragione e la scienza che fatichiamo a decifrare
 di Riccardo Scaglioni

Inizierei da un ragionamento semplice semplice per chi mastica di scuola e di educazione, ed è abituato ad approfittare del menù offerto dall’attualità per sollecitare le menti dei propri studenti. Cosa possiamo dire, chiedere, suscitare nei nostri alunni, traendo spunto dagli effetti di uno dei fenomeni fisiologici più antichi al mondo: il viaggio di un microrganismo, un virus, negli esseri viventi?
In una scuola secondaria si potrebbe creare uno spazio di confronto partendo da uno dei due articoli che trovate in fondo a questo contributo (quello del preside del Volta, filosofo, e quello del fisico) creando poi uno spazio aperto e sicuro di confronto, per ragionarci sopra e fare ipotesi di scenario in un mondo sempre più interconnesso (parola chiave di InterCap, il progetto europeo che stiamo portando avanti in questo periodo). Sicurezza, migrazioni, relazioni internazionali, ambiente, pace, povertà, cultura… tutto quanto l’Agenda ONU 2030 cerca di focalizzare in termini di obiettivi per un futuro sostenibile e di sviluppo.

 
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APRILE

Il digitale a scuolaRiflessioni a partire da “Il digitale a scuola” di Marco Gui: nel mezzo di un cambiamento
di Elefteria Morosini

La lettura di questo libro mi ha portato a ripercorrere una parte della mia storia professionale, quella relativa alla sperimentazione delle nuove tecnologie, TIC o ICT, delle LIM in classe, delle piattaforme Moodle, Google class, WeSchool, delle chat, della scuola multimediale, delle aule 2.0 e degli spazi flessibili per l’apprendimento, e mi spinge a riflettere sulla scuola di oggi che continua a funzionare solo laddove insegnanti e studenti si impegnano a comunicare a distanza. COMUNICARE, prima di tutto: perché, come argomenterò in seguito, dai racconti delle esperienze di e-learning o DaD (secondo l’acronimo fatto circolare in questi giorni dal Miur), qui e altrove raccolte e diffuse, ciò che emerge come fondante di questo modo di fare scuola è la centralità della relazione tra docente e studenti. È questo anche uno dei cardini del progetto di formazione iniziale dei docenti che abbiamo messo a punto con CUNSF, CIDI, MMDGO-AFAM, MCE, di cui sarà destinatario il Miur.
L’esperienza della scuola al tempo del coronavirus dimostra con piena evidenza che la professionalità docente è fatta di un ventaglio di competenze antropo-psico-socio-pedagogiche e didattiche che sono indispensable integrazione della preparazione disciplinare, come emerge dalle testimonianze che pubblichiamo in questa newsletter e che continueremo a raccogliere. E una conferma netta si trova anche in queste pagine.

Il digitale a scuola” di Marco Gui, ricercatore all’università Bicocca di Milano, con il quale ho avuto modo di collaborare tra scuola e università da ben più di dieci anni, ci fa riflettere su come il digitale è stato introdotto nella scuola italiana tra entusiasmi, aspettative illusorie, opposizioni e rifiuti, atteggiamenti contrastanti che ancora oggi si mostrano diffusi e resistenti.
Il percorso che si dipana attraverso le circa 200 pagine ricostruisce criticamente come è avvenuta la digitalizzazione della scuola italiana, quali sono state le aspettative, quali i risultati a fronte di un impegno finanziario assai rilevante, quali le prospettive che abbiamo oggi. La lettura delle ultime pagine ha un sapore particolare, poiché essendo state scritte prima dell’emergenza, suggeriscono ora prospettive inedite fino a poche settimane fa.


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MAGGIO
ValutazioneLa valutazione: questione complessa nell’emergenza Covid-19
di Silvia Lembo

In un momento straordinario come quello che stiamo vivendo, sembra che la scuola di ogni ordine e grado sia in difficoltà sul tema della valutazione, già complessa di suo e mai come in questo momento ampiamente discussa tra esperti del settore e colleghi.
Il Ministero ha dato diversi suggerimenti attraverso note come la n° 388 del 17 marzo 2020, in cui si afferma: “…se è vero che deve realizzarsi attività didattica a distanza, perché diversamente verrebbe meno la ragione sociale della scuola stessa, come costituzionalmente prevista, è altrettanto necessario che si proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione.


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GIUGNO
Scuola nelle carceriLa scuola nelle carceri e il coronavirus

a cura di Elefteria Morosini

L’emergenza coronavirus ha inciso anche nelle sezioni scolastiche carcerarie, dove le attività sono state interrotte da un momento all’altro in seguito alle misure di lockdown prese dal governo Conte per tutta l’Italia. In queste realtà è stato inizialmente impossibile realizzare alcuna didattica a distanza, dati i limiti imposti dai regolamenti anche sulla circolazione di materiale cartaceo, nonché sulla difficoltà di realizzare lezioni in videoconferenza. Tuttavia la tenacia di dirigenti e docenti che operano nelle sezioni scolastiche carcerarie ha portato a dei risultati, di cui si tratta nelle testimonianze che seguono. Si tratta di esperienze didattiche relative alla sezione scolastica della casa circondariale di Opera e della scuola istituita presso l’IPM (Istituto di Pena Minorile) C.Beccaria di Milano, dove opera il CPIA (Centro Provinciale per l’istruzione per gli adulti) 5 di Milano; infine la regista Donatella Massimilla ci parla dello spettacolo “Il Decameron delle donne” realizzato con le allieve di San Vittore, ambientato in una situazione di quarantena, le cui repliche in programma nella città di Milano sono state interrotte dal coronavirus.
 
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LUGLIO
Tirocinio e tutorship nella formazione iniziale insegnantiTirocinio e tutorship nella formazione iniziale degli insegnanti
di Riccardo Scaglioni

1.Introduzione
Sono trascorsi oltre cinquant’anni da quando la Commissione insediata dal Ministro Gui chiese di intervenire con urgenza per specializzare i docenti della scuola italiana con una “preparazione professionale universitaria che comprendesse il tirocinio come momento qualificante” (Gui L, 1964).
Una richiesta rimasta inascoltata fino agli anni novanta, quando si iniziò a intervenire con decisioni politiche estemporanee e misure di segno opposto, senza un disegno coerente, sbilanciato nella preparazione degli insegnanti di ordini scolastici differenti e, per la scuola secondaria, inefficace ai fini dell’innalzamento della qualità professionale dei docenti.
Si riflette qui sull’esperienza fatta dai docenti esperti della scuola coinvolti nella formazione iniziale degli insegnanti, focalizzando l’analisi sulla scuola secondaria.



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AGOSTO
PCTOAlternanza: buone pratiche e problemi aperti: i classici e l’inclusione a Milano
a cura di Elefteria Morosini

Dopo un periodo di interruzione connesso con la pandemia, che ha spinto a chiudere le scuole e a interrompere molte attività didattiche, riprendiamo a proporre le buone pratiche di alternanza scuola -lavoro o PCTO, secondo la nuova terminologia. Proponiamo qui un'interessante esperienza che vede la collaborazione degli studenti del Liceo Manzoni con i ragazzi, molti di origine straniera, di alcune scuole medie.

Progetto Erodoto: liceali e alunni “stranieri” delle medie mettono in scena i classici
di Laura Romoli

Detto immigrato: sopra questo ovest
(strano catrame, bagnato impiantito)
fumando sigaretta guardingo si trapianta ignoto Enea,
che mica lo si canta.
Tiziano Rossi, “Gente di corsa”

Il progetto Erodoto è stato realizzato nell’ambito dell’Alternanza Scuola - Lavoro (ridenominata PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), presso il Liceo Manzoni di Milano con il coinvolgimento di diverse scuole medie della zona Ticinese per quattro anni consecutivi. L’intento principale del progetto è sempre stato quello di far conoscere e condurre verso un cammino di amicizia e condivisione i ragazzi del Liceo Classico Manzoni di Milano e gli studenti stranieri delle scuole medie di via Tabacchi e di via Vittadini. L’obiettivo non è solo il miglioramento della competenza linguistica dei ragazzi immigrati, ma anche una loro maggiore integrazione sociale, attraverso il confronto costante con gli studenti liceali.
Il progetto, alla sua quarta edizione, è stato promosso da iBVA, Istituto Beata Addolorata, un’associazione laica no profit che lavora per l’integrazione degli stranieri a Milano.
La scuola di Italiano per tutti, una delle attività di IBVA, ha accolto il progetto teatrale nato da un’idea della scrittrice Claudia Pozzo e di Agostino Frigerio, direttore della scuola fino al giugno 2019.
In quest’ultimo anno scolastico è stato possibile svolgerne solo una parte, perché tutte le attività sono state interrotte dall’emergenza sanitaria.


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SETTEMBRE
Maria Montessori
La riapertura dell’a.s.2020/21: un inizio d’anno eccezionale
a cura di Elefteria Morosini, Giovanna Floriddia, Carmen Genchi


Settembre 2020, si riaprono le scuole. Mai riapertura è stata così intensamente attesa e preparata, dopo l’interruzione della “normale didattica” dovuta all’emergenza della pandemia. Le scuole sono protagoniste, sia in conseguenza delle competenze loro attribuite dalla autonomia didattica e organizzativa, sia per la varietà di situazioni che caratterizza la realtà italiana.
Per capire in quali condizioni reali studenti e docenti faranno scuola quest’anno abbiamo raccolto interventi di chi si è impegnato durante i mesi estivi nella riorganizzazione del servizio scolastico, senza pretendere di essere esaustivi, ma cercando di mettere a fuoco le enormi differenze che si registrano nella scuola italiana nei diversi contesti territoriali, i problemi ancora aperti, le soluzioni adottate che possono costituire un contributo concreto anche ad altre scuole, ancora in difficoltà. Riportiamo qui le voci di Dirigenti Scolastici o loro collaboratori di diverse aree territoriali che hanno realizzato nelle loro scuole gli opportuni adeguamenti e trasformazioni, mettendo in atto le competenze loro attribuite dalle disposizioni sull’autonomia didattica e organizzativa. Si tratta di misure rivolte alla secondaria di primo grado e alla primaria, le situazione più delicate da affrontare considerata l’età degli allievi. Riprendiamo anche la lettera al collegio del DS dell’ITT “Marco Polo” di Firenze e l’intervento del dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, prof. G. Bonelli, pubblicato da Bresciaoggi


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OTTOBRE

Einstein laughingLa logica ti porta da A a B. L'immaginazione ti porta ovunque (A. Einstein)
a cura di Asteria Bramati

La creatività è la capacità di andare al di là delle idee, delle regole, dei modelli dei prodotti tradizionali e creare nuove idee, forme e metodi attraverso l'originalità e l'immaginazione.
Per essere creativi, bisogna essere in grado di vedere le cose da una diversa prospettiva. La capacità di creare alternative o vedere le cose in modo originale non si manifesta casualmente; essa è legata ad altre fondamentali qualità del pensiero quali la flessibilità, la tolleranza, la gioia della scoperta.
Secondo Samuel Becket, la creatività è un laboratorio sperimentale di molteplici fallimenti, in cui “essa può sembrare un sostantivo, ma è in realtà un verbo e, nello specifico, un'azione. Può essere un processo, un pensiero o una manifestazione, un'idea o un prodotto; ma è sempre un'azione, un'energia. La creatività è il mondo dell'intrepido esploratore, di tre anni o dell'adulto, che non smette mai di domandarsi: perché?”
Di solito, ci si domanda: “si può davvero insegnare a scuola la creatività?”


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NOVEMBRE

Prevenire, valutare e contrastare bullismo e cyberbullismoPrevenire, valutare e contrastare bullismo e cyberbullismo - Ricerche e buone pratiche raccolte da Giorgina Di Ioia - Stop al Bullismo - video degli studenti del Liceo Artistico di Brera
di Giovanna Floriddia

Questa che stiamo vivendo è l’epoca della tecnologia e dei nativi digitali. Siamo però consapevoli che nell’era della comunicazione sociale fenomeni dilaganti ed estremamente preoccupanti come il Bullismo e il Cyberbullismo (ossia il bullismo che si trasferisce in rete) pongono temi di profonda riflessione che toccano l’ambito etico, oltre che giuridico-legale, pedagogico, psicologico e sociologico. Tutta la comunità educante e l’intera società sono chiamate perciò a collaborare, in quanto il richiamo al senso di responsabilità è il presupposto necessario da cui tutti devono partire per un auspicato cambiamento. Pertanto ruolo centrale riveste la scuola, vista come spazio aperto al territorio perché confrontarsi, lavorare insieme, progettare, creare una rete di inclusione, attivando percorsi didattici individualizzati e personalizzati, pone in essere quell’alleanza educativa necessaria per prevenire comportamenti a rischio e promuovere l’Ed. alla salute (come suggerito dall’OMS e dall’art. 3 della nostra Costituzione).

Sul tema presentiamo un importante strumento per i docenti, un volume di approfondimento del fenomeno curato da G. Di Ioia, e un video prodotto da una classe di biennio del Liceo artistico di Brera, in cui il bullismo è narrato attraverso lo sguardo dei ragazzi.
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Louise GluckDICEMBRE
La poeta-professoressa Louise Glück, premio Nobel per la letteratura 2020, ci parla attraverso la natura e i miti

di Luisanna Paggiaro

 
“I am tired of having hands / she said / I want wings – “
“Sono stanca di avere le mani / lei disse / voglio delle ali - ”
(Blue Rotonda, da Averno)


Perché festeggiare il premio Nobel a Louise Glück (nella bellissima foto di @Katherine Wolkoff) in una rivista come AnfisInForma? Per tre precisi e validi motivi: per l’originalità e la profondità della sua voce poetica, per la sua sensibilità come donna e per il suo impegno di professoressa profuso nell’educazione dei giovani alla poesia.
Nella poesia The Mountain la professoressa Louise Glück si rivolge a studenti svogliati (“They aren’t listening, / their fingers / tapping at the wooden desks” [Non ascoltano, battono con le dita sui banchi di legno], parlando di cosa significhi l’arte e come la vita dell’artista sia segnata da fatica, gioia e insieme desiderio di successo: “My students look at me expectantly. / I explain to them that the life of art is a life / of endless labor. Their expressions / hardly change; they need to know / a little more about endless labor. / So I tell them the story of Sisyphus, / how he was doomed to push / a rock up a mountain, knowing nothing / would come of this effort / but that he would repeat it / indefinitely / I tell them / there is joy in this, in the artist’s life” [Gli studenti mi guardano in ansiosa attesa / spiego che la vita dell’arte è caratterizzata da una fatica senza fine. Le loro espressioni / non cambiano affatto; hanno bisogno di sapere / qualcosa di più rispetto a questa infinita fatica. / Così racconto la storia di Sisifo / come fu condannato a spingere un masso dalla base alla cima del monte / consapevole che non ci sarebbe stato alcun risultato a questo sforzo / ma che lui avrebbe dovuto ripetere questo atto per un tempo indeterminato / Dico loro che c’è gioia in questo sforzo, nella vita dell’artista](da The Triumph of Achilles). 


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L'ASSOCIAZIONE
ANFIS

 

 


Anno associativo 2021
L’ANFIS vive del sostegno e della partecipazione dei propri associati. Ringraziamo, quindi, tutti coloro che hanno partecipato e ci hanno sostenuto nel 2020 e negli anni precedenti.
Iscriversi e rinnovare l’iscrizione all’ANFIS significa far parte di una comunità professionale che promuove la professionalità docente in ogni sede e cerca di affermare l’idea di un insegnante dotato di una alta professionalità e con caratteristiche di elevata autonomia e libertà, pur nella consapevolezza di far parte di una comunità educativa aperta e collaborante. Tali caratteristiche devono essere costruite con un solido percorso di formazione iniziale, fondato su un tirocinio guidato da insegnanti esperti, e devono prevedere percorsi di valorizzazione della propria professionalità lungo tutto l’arco della vita professionale, caratteristiche oggi del tutto assenti nella scuola italiana.

L'anno associativo coincide con l'anno solare: ogni anno va, quindi, rinnovata la propria iscrizione. 
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“Divulga l’ANFIS” - Facciamo conoscere i valori dell'Associazione
E' possibile far conoscere l’ANFIS ai colleghi con i quali collaboriamo nei nostri contesti. L’ANFIS è un ente soprattutto culturale che diffonde cultura professionale dell’insegnamento e persegue obiettivi di valorizzazione e crescita professionale dei propri iscritti. Per condividere i nostri valori e l’idea che noi abbiamo di cosa significhi essere docente nella scuola è necessario conoscere l’Associazione, e questo può avvenire in occasione di nostre iniziative (di formazione o convegnistiche) o attraverso chi già fa parte dell’Associazione. Se pertanto si è in contatto con colleghi con i quali si collabora, che pensate possano essere interessati ai nostri temi o a far parte della nostra comunità professionale, invitiamo a condividere con loro questo numero di ANFIS InForma, inoltrandolo e chiedendo se possibile cosa pensano del contenuto e delle idee che proponiamo. 
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Idee in form@zione 2022 - Call for Ideas
Allo scopo di individuare i contributi da accogliere nel n. 10 del periodico Idee in form@zione in uscita nel marzo 2022 è pubblicata sul sito ANFIS la call con gli argomenti sui quali siete invitati a proporre dei contributi qualificati. Questa Call for ideas prende in considerazione la pandemia che sta condizionando pesantemente la vita del Paese e tutti gli ambiti educativi. Il titolo del numero in uscita nel marzo 2022 sarà infatti Insegnare nel cambiamento.

http://www.anfis.eu/public/RivistaAnfis/callforideas2020_2022_b.pdf


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Il presente numero è stato curato da  
Asteria Bramati
Giovanna Floriddia
Carmen Genchi
Elefteria Morosini
Silvia Lembo
Luisanna Paggiaro
Riccardo Scaglioni




Coordinamento redazionale: Elefteria Morosini
Digital Editing: Chiara Redi



ANFIS InForma
Periodico di informazione/formazione ANFIS inviato agli associati in formato digitale.
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